Famiglia

Friday 16 September 2005

Scuola dell’ infanzia, le regole per l’ anticipo. (Intesa Anci-Coordinamento politiche dell’ infanzia 13.9.2005) Intesa tra il Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’ Infanzia e della sua Scuola e ANCI

Scuola dell’infanzia, le regole per l’anticipo. (Intesa
Anci-Coordinamento politiche dell’infanzia 13.9.2005)

Intesa tra il Coordinamento Nazionale
per le Politiche dell’Infanzia e della sua Scuola e ANCI

Intesa tra il Coordinamento Nazionale
per le Politiche dell’Infanzia e della suaScuola
e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani per concordare le modalità di
accoglimento dei bambini di due anni e mezzo alla scuola dell’infanzia per
l’attuazione della sperimentazione di cui all’art. 7 Legge53/2003.

La seguente INTESA viene
stipulata con l’intento di definire i livelli di concorrenza e gli impegni
comuni finalizzati a garantire una offerta formativa ed educativa di qualità a
tutti i bambini della scuola dell’infanzia, attraverso azioni ed intenti
condivisi e nel rispetto delle responsabilità di ciascuno.

L’intesa si propone di regolamentare
le azioni e gli impegni delle parti, ciascuno per la propria responsabilità e
competenze, fermo restando che potrà essere seguita da Intese locali che a
determinate condizioni, coinvolgano le Direzioni scolastiche regionali;
premesso che:

• l’Anci ha
da tempo evidenziato quali debbano essere le
condizioni per l’accoglimento dei bambini anticipatari
alla scuola dell’infanzia, come risulta dall’allegato 1, parte integrante del
presente documento;

• tali condizioni sono state
condivise dal Miur e inserite nella normativa di
riferimento;

• infatti la L.53/03
e il Decreto 59/04 prevedono l’istituto dell’anticipo subordinandolo, tra
l’altro, alla definizione di condizioni quali nuove professionalità e modalità
organizzative;

• la Circolare 29/04 prevede
il rispetto dell’art. 43/CCNL in materia di profili professionali e
organizzazione del lavoro;

• la Circolare 2/04 richiama la
necessità di Intese locali per regolare e
regolamentare l’anticipo;

• la circolare 90/04 conferma, in
materia di anticipi, tutte le condizioni già previste
nella suddetta C.M.2/04 e, pur consentendo
l’iscrizione dei bambini di due anni e mezzo, precisa che la frequenza degli
stessi è subordinata alla sussistenza delle Intese e delle condizioni di
fattibilità;

• l’art 43 del CCNL 16 maggio 2003
rinvia ad una successiva disciplina da definire in sede pattizia
le modifiche che si renderanno necessarie in relazione all’entrata
in vigore della legge 53/2003 e delle connesse disposizioni attuative;

• le materie che riguardano il
personale scolastico coinvolto nell’anticipo (funzioni, compiti e profili
professionali dei docenti e del personale ATA) sono di
competenza esclusiva del CCNL;

considerato che:

• ai fini della qualificazione dei
progetti educativi per l’accoglimento di bambini di due anni e mezzo occorre
incrementare gli organici del personale docente e assicurare una
adeguata presenza dei collaboratori scolastici, nel rispetto delle
attuali rispettive funzioni e profili professionali;

• l’eliminazione delle liste d’attesa
costituisce la condizione per la concreta attuazione della generalizzazione
della scuola dell’infanzia; rilevata inoltre la necessità che il MIUR per le
proprie competenze assicuri adeguate risorse di organico
e finanziarie in particolare per l’edilizia scolastica;

LE PARTI intendendo concorrere nei
diversi livelli di responsabilità e di competenza a garantire a tutti i bambini
che frequentano la scuola dell’infanzia la qualità educativa e formativa di cui
hanno pienamente diritto, concordano sulla necessità
di:

• attivare le forme di monitoraggio
anche attraverso i Comuni per acquisire il numero di bambini suddivisi per
fasce di età;

• valutare la
possibilità di organizzare il coordinamento delle liste d’attesa sul territorio
comunale e/o di quartiere per conoscerne la reale consistenza;

• consentire la frequenza dei bambini
di due anni e mezzo esclusivamente in presenza di
alcune condizioni preliminari:

􀂾 parere favorevole
dell’ente locale;

􀂾 disponibilità
dell’organico necessario;

􀂾 delibera del Collegio dei
docenti, che assume il progetto didattico educativo adeguato alle particolari
esigenze educative dei bambini più piccoli e l’ indicazione
delle risorse da destinare a tale progetto;

􀂾 garanzia di opportunità e condizioni per la formazione del personale
docente e ATA coinvolto;

􀂾 impegno da parte
dell’Istituzione scolastica, nell’ambito dell’assegnazione dei collaboratori
scolastici ai plessi, di tener prioritariamente in considerazione le esigenze
del progetto educativo specifico, in modo da sostenere
l’indispensabile collaborazione con il personale insegnante impegnato in
sezioni con bambini di due anni e mezzo.

LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI FIRMATARIE

si impegnano a convenire con la Direzione Scolastica
Regionale accordi locali che prevedano l’adozione del progetto pedagogico
sull’anticipo da parte delle Istituzioni Scolastiche, un incremento
dell’organico docente necessario all’inserimento di bambini anticipatari,
nonché una presenza dei collaboratori scolastici nel rispetto delle attuali
funzioni, tesa a garantire la qualità e funzionalità complessiva dei servizi
nelle Istituzioni Scolastiche coinvolte.

Per quanto concerne i parametri da
adottare per la costituzione delle sezioni si prende
atto che le organizzazioni sindacali intendono fare riferimento allo schema
allegato 2 del presente documento che unitamente alle premesse ne diventa parte
integrante.

L’ANCI si impegna
a:

favorire l’attivazione di Intese locali
(Istituzioni Scolastiche-Comuni) nelle quali, a seguito della verifica della
possibilità di inserimento dei bambini più piccoli da parte del Comune, sulla
base delle delibere del Collegio dei docenti, finalizzate all’accoglimento dei bambini
di due anni e mezzo, se ne esplicitino le condizioni necessarie, sulla base dei
parametri di seguito individuati:

• strutture
edilizie, servizi e arredi adeguati ai bambini di due anni e mezzo;

• spazi funzionali al movimento e al
riposo dei piccoli;

• servizio mensa con riguardo ad una alimentazione appropriata per bambini più piccoli;

• risorse finalizzate al
miglioramento della qualità educativa;

Le parti si impegnano
altresì a favorire la creazione di reti tra Istituzioni Scolastiche, Enti Locali
e parti firmatarie della presente Intesa, finalizzate ad assicurare il
confronto e la formazione tra il personale scolastico sugli aspetti pedagogici,
didattici, organizzativi ed educativi relativi all’accoglienza di bambini di
due anni e mezzo con particolare riferimento al contesto educativo, logistico e
strutturale in un ambiente che è stato pensato ed organizzato per altre età
dell’infanzia, attuando così un costante monitoraggio dell’esperienza.

Allegato 1:

Requisiti di qualità per la sperimentazione
dell’ingresso degli alunni tra i 2 e mezzo e i 3 anni
nella scuola dell’infanzia:

􀂃
Possibilità di formare sezioni con età omogenea compresa tra i 2 anni e mezzo e
i 3 anni e mezzo, con un rapporto bambini educatori che tenga conto della
legislazione regionale per i servizi alla prima infanzia (0-3 anni);

􀂃 Presenza di locali, servizi
ausiliari e servizi igienici idonei;

􀂃 Assenza di liste d’attesa,
in presenza delle quali gli incrementi di organico
dovranno prioritariamente soddisfare tale domanda;

􀂃 Interventi di formazione,
anche in itinere, per il personale insegnante e ausiliario (materiale, rapporti
con la famiglia, etc.);

􀂃 Rielaborazione del Piano
dell’Offerta Formativa in relazione alle
caratteristiche dello sviluppo psicofisico dei bambini più piccoli;

􀂃 Definizione del profilo
professionale dei docenti;

􀂃
Progettazione e trasformazione ambientale degli spazi (per renderli non solo
capienti ma anche funzionali e confortevoli);

􀂃 Adeguamento del servizio
mensa ai parametri nutrizionali legati all’età;

􀂃 Attivazione del sostegno
ai disabili;

􀂃 Studio, sperimentazione e
attuazione di un diverso modello organizzativo.

La sperimentazione incide
direttamente nella organizzazione di due servizi
fondamentali per i comuni: asili nido e materne, pertanto solo in presenza
delle suesposte condizioni, che dovranno confluire nel previsto accordo nella
sede della Conferenza Unificata, l’ANCI ritiene che si possa instaurare un
costruttivo dialogo tra istituzioni.

Allegato 2:

• inserimento di
non più di tre bambini di due anni e mezzo in sezioni con un massimo di 19
bambini;

• qualora
l’Istituzione Scolastica preveda l’organizzazione di sezioni omogenee per età,
la sezione dei treenni che accoglie anche i bambini
di due anni e mezzo potr avere un numero massimo di
15 bambini;

• in ogni caso, l’ulteriore
inserimento di un bambino inferiore a tre anni d’età, comporterà la riduzione
di altri tre bambini per sezione;

• particolare attenzione sarà posta
nella costituzione delle sezioni accoglienti bambini di due anni e mezzo,
qualora vi sia la presenza di bambini diversamente abili. In tal caso potrà
essere prevista una ulteriore riduzione;

• l’ assicurazione
di risorse finalizzate all’attivazione di una formazione che sostenga gli
insegnanti impegnati nel progetto educativo sull’anticipo;

• l’acquisizione della delibera del
collegio dei docenti dalla quale si evinca la nuova
organizzazione per l’accoglimento dei bambini di due anni e mezzo.

************

NOTA A VERBALE

FLC Cgil,
CISL SCUOLA, UIL SCUOLA E SNALS-CONFSAL con la presente nota

precisano:

• L’Intesa sottoscritta rappresenta
uno strumento importante per definire condizioni qualitative di
accoglienza per gli alunni anticipatari della
scuola dell’infanzia, ha validità per l’anno 2005-06 e la sua conferma sarà
subordinata all’attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n°279 del
7 luglio 2005, in cui si sancisce che per l’attuazione degli anticipi il
Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca dovrà sentire la Conferenza
Unificata Stato – Regioni.

Le organizzazioni sindacali sottolineano che:

• l’intesa si colloca tra le
iniziative di salvaguardia della qualità dell’offerta
formativa della scuola dell’infanzia per i bambini dai tre ai se anni. Detta
Intesa intende fornire strumenti di urgente
regolamentazione dell’anticipo fissato dalla legge 53/03 a tutela dei bambini,
del personale e della stessa qualità dell’offerta;

􀂃 tale fenomeno dovrà essere
gestito nel pieno rispetto del ruolo e delle competenze del Collegio dei
Docenti nell’ambito di attività definito
dall’autonomia delle Istituzioni Scolastiche, secondo quanto previsto dal DPR
275/1999, con particolare riferimento alla elaborazione di progetti educativi
ad hoc da recepire all’interno dei Piani dell’Offerta Formativa;

􀂃 ogni attività progettata
in tal ottica, che prefiguri interventi o modifiche degli impegni e delle
funzioni a carico dei profili professionali del personale docente e ATA,
impegnato nei progetti va sviluppato nel quadro della
vigente normativa sulla contrattazione di scuola.

􀂃 Le organizzazioni
sindacali ribadiscono infine che ogni intervento in
materia di funzioni, compiti, profili professionali dei docenti e del personale
ATA costituiscono istituti contrattuali di natura pattizia
di competenza esclusiva del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del
Comparto Scuola.