Penale

Wednesday 05 April 2006

Affidamento degli imputati tossicodipendenti in regime di arresti domicialiari. Individuate con decreto del Ministero della Giustizia alcune comunità terapeutiche e di riabilitazione

Affidamento degli imputati tossicodipendenti in regime di arresti domicialiari. Individuate con decreto del Ministero della Giustizia alcune comunità terapeutiche e di riabilitazione

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA  DECRETO 29 dicembre 2005. Individuazione delle comunita’ terapeutiche o di riabilitazione ai fini dell’affidamento degli imputati tossicodipendenti in regime di arresti domiciliari. (GU n. 79 del 4-4-2006) 

IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

  Visti  l’art.  25 della legge 28 luglio 1984, n. 398 e l’art. 9 del

decreto   ministeriale   30 settembre   1989,   n.  334,  recante  il

regolamento  per  l’esecuzione  del  codice  di procedura penale, che

demandano   al   Ministro   della  giustizia  l’individuazione  delle

comunita’  terapeutiche  o  di  riabilitazione  per  l’affidamento di

imputati  tossicodipendenti sottoposti alla misura dell’arresto nella

propria abitazione o in altro luogo di privata dimora;

  Visto  l’art.  116  del  decreto  del  Presidente della Repubblica,

9 ottobre  1990,  n.  390,  portante  il  testo  unico delle leggi in

materia  di  disciplina  degli  stupefacenti  e  sostanze psicotrope,

prevenzione,   cura   e   riabilitazione   dei   relativi   stati  di

tossicodipendenza,  che  prevede l’istituzione degli albi regionali e

provinciali  degli  enti  ausiliari  che  gestiscono strutture per la

riabilitazione  e  il  reinserimento  sociale dei tossicodipendenti e

stabilisce  la necessita’ dell’iscrizione all’albo medesimo affinche’

le sedi delle comunita’ possano essere utilizzate per il collocamento

di imputati agli arresti domiciliari;

  Visti  i  propri decreti 7 giugno 2000 e 27 gennaio 2005, emessi ai

sensi  dell’art.  96,  comma  6,  del  decreto  del  Presidente della

Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309;

  Visto  il  parere  espresso dalla competente commissione, in ordine

agli   elementi   tecnico-organizzativi  delle  strutture  che  hanno

richiesto  l’iscrizione  nell’albo  indicato, relativo in particolare

alla  condizione  giuridica  e la tipologia organizzativa di ciascuna

comunita’;  all’epoca  di costituzione ed alla continuita’ del lavoro

svolto  nel settore del recupero dei tossicodipendenti; all’esistenza

di  eventuali  precedenti convenzioni con enti od organismi pubblici;

all’eventuale  esperienza  acquisita  nel  campo  dell’affidamento di

imputati   agli  arresti  domiciliari;  alla  valutazione  comunicata

dell’ente regione;

                              Decreta:

                               Art. 1.

  Le  comunita’  terapeutiche o di riabilitazione, ad integrazione di

quelle previste nei decreti 7 giugno 2000, 27 gennaio 2005 e 8 giugno

2005, sono individuate come segue:

    1)  Cooperativa  di  solidarieta’  «Ama  –  Aquilone  cooperativa

sociale a r.l.» per le sedi di:

      «Ama»,  contrada  Collecchio  n.  19  –  Castel di Lama (Ascoli

Piceno) per trenta tossicodipendenti;

      «Aquilone»,  contrada  Valle Orta n. 121 – Appignano del Tronto

(Ascoli Piceno) per dicianove tossicodipendenti;

      «Augusto Agostani», strada Vicinale Schiavoni n. 11 – Spinetoli

(Ascoli Piceno) per tredici madri tossicodipendenti con figli;

    2)  «Comunita’  In  Dialogo»,  via  San  Rocco,  2  –  Trivignano

(Frosinone) per sette posti;

    3)  Associazione «Casa Famiglia S. Francesco», sede legale e sede

operativa in Gemini di Ugento (Lecce), via A. D’Amato s.n.; cinque in

forma residenziale e semiresidenziale, rispettivamente per ventidue e

otto posti, nei confronti di utenti di sesso maschile;

    4)  «Centro Accoglienza Istituto Suore Buon Pastore», sede legale

via Carlo Urbino, 23 – Crema; sede operativa v. San Francesco n. 16 –

Varazze (Savona) per ventiquattro posti letto per adulti;

    5) Comunita’ terapeutica «Vecchio Borgo», localita’ Ciosso n. 6 –

Motta  San Giovanni (Reggio Calabria); in forma semiresidenziale, per

quindici posti.

      Roma, 29 dicembre 2005

                                                Il Ministro: C